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Nello staff che lavorerà con Mister Scazzola c’è anche Giorgio Bertolone, 48 anni, vercellese d’adozione, ma nato in Sudafrica, 309 partite da calciatore professionista.

Una lunga carriera la mia – ci racconta Bertolone – vissuta sui campi della C, in situazione bollenti e cariche di passione, dove ho conosciuto il calcio vero, dal pubblico alle sfide di campanile. Un mondo che si è un po’perso ma che, nel tempo, poi è risultato altamente formativo.”

Nello staff tu ti occupi del recupero degli infortunati. Da dove nasce questa “vocazione”?
“Alla fine della carriera di calciatore, ho deciso di non chiudere con questo ambiente. La laurea in Scienze Motorie e i passaggi successivi con la specializzazione in Osteopatia mi hanno consentito di lavorare a stretto contatto con il mondo dello sport e con la riabilitazione. Nel frattempo ho passato il corso da allenatore e sono arrivato al settore giovanile della Pro Vercelli, approdando successivamente alla prima squadra. Passaggi che mi sono serviti per affinare questa “vocazione”, come dici tu, partendo dal mio vissuto di calciatore, in cui il momento dell’infortunio è un fatto da gestire con scrupolo e attenzione, non solo nella riabilitazione fisica.”

Mi pare di capire che questa tua sensibilità nasca da un’esperienza diretta…
“Certo; all’epoca in cui giocavo si badava poco all’aspetto riabilitativo che sovente era gestito in maniera improvvisata, a volte con troppa fretta e con il rischio di ricadute e recidive. Il recupero di un calciatore infortunato invece ha dinamiche sempre diverse che devono tenere conto non solo dell’aspetto fisico e atletico ma anche di quello mentale. E il riabilitatore deve metterci ascolto, stimolando o “frenando” il giocatore a seconda delle circostanze, entrando in totale empatia con lui, senza mai dimenticare, peraltro, le esigenze di una ripresa e di una guarigione gestite nella maniera migliore, per le esigenze della squadra.”

E qui entriamo nell’aspetto strategico dei rapporti con la rosa dei titolari che tu hai affinato anche lavorando con Mister Scazzola.
Una collaborazione consolidata che oggi vive un’altra fase che, personalmente, mi gratifica molto. Venire a lavorare ad Alessandria, con lui, in una realtà strutturata ed efficiente mi da grandi stimoli. Il Mister ha grande rispetto dei ruoli e grande senso del lavoro di squadra, pur riservandosi, ovviamente, il diritto di decidere in prima persona. Sotto questo aspetto so già che il mio ruolo sarà valorizzato perchè questa è la filosofia del suo lavoro….E ora non ci resta che cominciare.”