Oggi al Centro Michelin ripresa degli allenamenti in vista del primo playoff con la Pro Vercelli.
Di questo e altro parliamo con l’allenatore dei Grigi Alberto Colombo. Mister, iniziamo con una considerazione un po’ banale: se pensiamo alla gara di domenica prossima e alle attese che si stanno creando, possiamo dire che certe gare si preparano da sole…Ride il Mister e poi ribatte.
“Sì… ma anche no. Di sicuro, per come è arrivata la qualificazione a questi playoff, c’è da essere soddisfatti e carichi. Nel gruppo, dal più giovane al più esperto, c’è grande soddisfazione per un traguardo arrivato all’ultimo, inaspettatamente: quasi come vincere una finale. Chiaro, dunque, che noi si sia nella condizione psicologica migliore ma occhio a non esagerare. Fin da oggi, infatti, ho cercato di riportare tra i ragazzi il giusto equilibrio e la giusta misura per arrivare alla gara nello stato d’animo migliore, sereni ma pronti e decisi, con quella concentrazione che rende consapevole dell’impegno, senza bloccarti emotivamente.”
Parlavi del gruppo, prima…ma che tipo di dinamiche si creano in un contesto come quello dei nostri ragazzi, formato da giovanissimi, giovani e qualche giocatore molto esperto?
“Questa qualificazione è una vicenda che comunque crea empatia e coesione nel gruppo. I giocatori più navigati, se hanno la sensibilità e la personalità per farlo, sono decisivi per trascinare il resto del collettivo; possono usare le parole giuste, per non parlare del loro apporto in campo, durante l’allenamento e la partita. E in questi giorni e in queste settimane è avvenuto proprio questo. Tutti si sono messi a disposizione, ascoltando, parlando e lavorando.”
Una partita come quella di domenica, gara sui 90 minuti, da dentro o fuori, come si prepara?
“Il lavoro della settimana, ovviamente, non è cambiato. Due giorni di riposo e da oggi al campo, pensando agli avversari, curando tutti i dettagli, come sempre ma consapevoli, proprio per la natura della gara, che dovremo essere noi quelli che devono rischiare qualcosa di più, con uno spirito e una determinazione che devono necessariamente condurci alla vittoria.”
Una bel traguardo, inaspettato, meritato è anche una soddisfazione anche per te…
“Sono arrivato qui in umiltà, con lo scopo di raggiungere l’obiettivo che la società mi aveva fissato. Sono felice perchè è stato fatto un ottimo lavoro, in una piazza in cui il calcio suscita una passione e una partecipazione tutte particolari, come si sta vedendo in queste ore. E quindi vivo questi giorni con soddisfazione perchè questo è il mio mestiere e anch’io avevo, in qualche modo, bisogno di qualche certezza professionale. Ora dobbiamo proseguire con questo spirito e questa concentrazione. Da qui a Vercelli. Tutti insieme.”