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A pochi giorni dall’infortunio che lo terrà fermo per due mesi, Riccardo Chiarello mastica amaro, ma non perde la sua proverbiale carica positiva.

“Un infortunio ci può stare, ma qui è il caso di dire che sono stato proprio sfortunato. In allenamento, stavamo facendo un’esercitazione ad alta intensità sui possessi palla, 5 contro 5. Ho rubato palla al compagno (in quel momento mio avversario), ma ho avuto un impatto scorretto proprio con la palla e sono caduto, con un movimento brusco e inopportuno che ha prodotto un’apertura innaturale della gamba, con la conseguente lesione all’adduttore: un infortunio da trauma. Peccato, stavo andando a mille…”

Certo, qualche giorno dopo la gara col Gozzano e il tuo gol del pareggio…

“Aggiungo che i dati GPS di quella partita avevano riscontri eccellenti con più di 11 Km percorsi, segno di salute e intensità e ottima condizione.”

Mister Colombo ha sottolineato come il tuo sia stato da subito un apporto positivo, in campo e fuori…

“L’ho detto fin dal primo momento in cui sono arrivato ad Alessandria. Per me, vestire il Grigio è un onore e un impegno a lavorare per dare il massimo, per i compagni, la società e i tifosi. Per me vale solo quello e per quello voglio dare tutto me stesso. E’ il mio carattere.”

Con questo carattere e questa determinazione stai già lavorando in questi giorni…

“Certo; sto seguendo le prime indicazioni che mi stanno fornedo medici e i fisioterapisti. La ripresa del lavoro va curata nei minimi dettagli fin da subito. Con scrupolo e positività. So che poteva capitare un episodio sfortunato ma ora, con la testa, sono già avanti, al momento in cui poter tornare a dare il mio contributo, al primo allenamento coi compagni, in campo con loro. La mia testa è già là.”